martedì 9 febbraio 2016

L'ASSENZIO


  


 Dopo l’Olympia, un altro dipinto susciterà scalpore a Parigi. Si tratta del quadro In un caffé che Edgar Degas presenta nel 1876 alla seconda mostra degli impressionisti con il titolo In un caffé, che presto verrà mutato in L’assenzio. La scena ha una precisa ambientazione: è un angolo della Nouvelle Athenes, il caffé prediletto dagli artisti del’epoca. I due personaggi dovrebbero rappresentare un clochard e una donna di facili costumi inebetiti dall’assenzio, un distillato di alta gradazione alcolica che verrà più avanti proibito per i suoi effetti stupefacenti.
   In realtà si tratta di una coppia di amici di Degas che si prestano a interpretare i ruoli assegnati loro dal pittore.  L’uomo è Marcelin Desboutin, un buon pittore ma soprattutto un ottimo incisore che aveva a sua volta ritratto Degas, ma anche Manet, Renoir, Berthe Morisot.
  Lei è Ellen Andrée, una donna di grande fascino che aveva iniziato la sua carriera professionale come modella: è la giovane con il bicchiere  in mano al centro della famosa Colazione dei canottieri di Renoir. Ma aveva posato anche per Manet e Toulouse-Lautrec. Era divenuta attrice di successo in ruoli brillanti presenti nelle commedie di Courteline e di Sacha Guitry. È Ellen Andrée che pretende che Degas faccia sapere a tutti che lei è del tutto astemia. Ma intanto copre il suo ruolo con professionale perfezione: si è vestita nel modo più trasandato, ha ai piedi delle vecchie scarpe e in testa un cappellino in posa instabile.
    I due personaggi sono vicini ma non comunicano tra loro, lo sguardo è perso nel vuoto. Degas ci fa sapere che esiste un terzo personaggio non raffigurato ma la cui presenza è data da un giornale e da un calamaio posati sul tavolino, ed è dal suo punto di vista che noi assistiamo alla scena.
 L’opera provocò grande scandalo fra i visitatori più ottusi e superficiali che vollero vedervi la rappresentazione del vizio e dell’abbrutimento. Peggiorò la situazione il fatto che Zola ammise di aver preso ispirazione da un quadro come questo per certe pagine dell’Assomoir.
  Alcuni anni dopo anche Picasso tratterà il tema dei bevitori di assenzio con gli stessi esiti di struggente malinconia.

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