Un altro
esempio degli effetti del variare del gusto con la conseguenza di provocare
l’oblio o anche la distruzione di un’opera è dal dipinto del Pisanello illustrante
l’uccisione del drago da parte di san Giorgio. Si tratta di un affresco eseguito
su una parete della chiesa di santa Anastasia a Verona e del quale oggi è rimasta
visibile solo la parte di destra. In quella perduta c’era l’uccisione del
drago.
Quando si accinge a realizzare questo
dipinto il Pisanello ha già ottenuto il massimo dei consensi con le opere che
gli erano state commissionate dal papa, dal re di Napoli, dal doge di Venezia,
dai Visconti, dai Gonzaga. Un successo che gli era riconosciuto anche dai
letterati e dagli umanisti dell’epoca.
La parte residua dell’affresco ci racconta il
momento in cui il santo sta salendo sul suo cavallo bianco e si accommiata dalla principessa di Trebisonda
per andare ad affrontare il drago. Una barca lo attende con la vela gonfiata
dal vento. La città è rappresentata in cima a una rocca, con una selva di torri
e di cupole.
Un altro cavallo, splendido nei suoi
paramenti, è raffigurato accanto alla principessa in compagnia di alcuni cani di
varia razza. Nessuno prima del Pisanello aveva fatto un’analisi così attenta
del mondo naturale basandosi sull’osservazione diretta ma anche sullo studio di reperti antiquari. Il pittore si
esprime con la meticolosità di un miniaturista: gli
abiti all’ultima moda, i cappelli in uso nella corte bizantina, perfino l’acconciatura
dei capelli che in quel momento prescriveva l’attaccatura alta. La principessa
è raffigurata di profilo come in una delle medaglie delle quali il Pisanello
era maestro.
Sulle armature aveva inserito delle dorature e degli elementi
metallici che oggi sono andati perduti. Tutto questo espone il Pisanello con sapienza
di narratore ricreando un’atmosfera di favola. L’affresco di Santa Anastasia è
il punto di arrivo del tardo gotico mentre già incombe la voga rinascimentale
ed è particolarmente prezioso tenuto conto che meno del dieci per cento delle
opere di questo artista sono giunte fino a noi. L’affresco fu trascurato per
secoli. L’incuria e le infiltrazioni di acqua lo hanno reso di così difficile
lettura.
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